Austera e tranquilla, la splendida isola di Ventotene è un enorme scoglio piatto che emerge dalle acque del Tirreno. Questa piccola oasi di terra e mare si trova in provincia di Latina, misura appena 1,54 km² ed è per dimensione il più piccolo comune dell’Italia centrale e il più meridionale del Lazio. Insieme all’isola minore di Santo Stefano fa parte dell’arcipelago delle Isole Ponziane. Nelle rocce di tufo che proteggono Ventotene gli antichi Romani hanno scavato il porto, che ancora oggi accoglie i visitatori con la sua coloratissima scenografia.
In alto, il borgo è un’istantanea dell’Italia del Settecento, con gli antichi palazzi borbonici e i vicoli ombrosi stretti intorno a piazza Castello, il salotto dell’isola, dove si ripete il rituale del caffè e delle chiacchiere.
Attorno al paese, si apre la campagna coltivata a olivi, viti, frutteti e campi di lenticchie. Vi risiedono gli habitué di Ventotene, che si gira facilmente a piedi o in bici.
Più grandi e attrezzate, sono invece Cala Nave e Cala Rossano, meta ideale per l’aperitivo.
Ovunque, il mare è spettacolare: l’intera isola è tutelata come Parco Marino e Riserva Naturale.
Cosa fare e vedere a Ventotene
Nata come residenza imperiale destinata all’otium, con annesso porto e peschiera, in seguito è diventata il luogo di esilio di esponenti della famiglia imperiale. La prima ospite illustre, fu Giulia, figlia di Augusto che vi fu rinchiusa nel II secolo a. C., seguita da Agrippina esiliata da Tiberio nel 29 d.C. e da Ottavia, mandata sull’isola da Nerone nel 62 d.C. L’ultima reclusa di rango imperiale, fu Flavia Domitilla, nel I secolo d.C., quando fu accusata di giudaismo da Domiziano.
Merita una visita anche il vicino isolotto di Santo Stefano, dove si trova il carcere costruito dai Borboni.
E per vivere un’esperienza emozionante, ci sono le uscite di avvistamento dei delfini e capodogli a bordo della nave Onlus Oceanomare Delphis (oceanomaredelphis.org).
Il mare di Ventotene
Guidati da sub esperti ci si immerge nelle splendide acque dell’area marina protetta, tra spugne scarlatte che ricoprono le pareti delle grotte, gorgonie, formazioni di calcare viola e blu, anelli di uova di molluschi, corvine e castagnole.
Nel mare di Ventotene si fanno piacevoli incontri con grossi pesci come saraghi e cernie che si lasciano avvicinare senza timori. La luce che filtra dalla superficie crea sorprendenti giochi cromatici. La particolarità delle immersioni a Ventotene e Santo Stefano, è data anche dall’estrema varietà dei fondali: sabbiosi, con vaste praterie di posidonia, ampie pareti, grotte, archetti e anfratti.
Oltre alla variegata fauna ittica, il mare di Ventotene custodisce anche i reperti archeologici di navi affondate in epoca romana. I ritrovamenti più importanti sono custoditi nel Museo Archeologico Comunale. Di grande suggestione, l’immersione al relitto di Santa Lucia, un piroscafo affondato nel 1943 da aerei siluranti inglesi. Giace sul fondale sabbioso a 45 metri di profondità. È un’interessante meta di immersione grazie anche alla fauna che lo ha colonizzato.
Come raggiungere Ventotene
L’isola di Ventotene si raggiunge via mare con i traghetti in partenza da Formia con Laziomar (laziomar.it), e da Anzio con Vetor (vetor.it). A questa pagina trovate le offerte hotel a Ventotene a partire da 50 € a notte.
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