Da Ortona a Vasto, lungo la nuova Via verde della Costa dei trabocchi: quaranta chilometri da percorrere a piedi o in bici, sospesi tra mare e montagna.
Via verde della Costa dei Trabocchi: in Abruzzo tra natura e panorami mozzafiato
Una quarantina di chilometri sospesi tra mare e montagna, da Ortona a Vasto, lungo il litorale abruzzese, con le cime della Majella e del Gran Sasso a fare da sfondo.
La Via verde della Costa dei trabocchi serpeggia tra panorami mozzafiato a picco sul blu, lungo il vecchio tracciato della linea ferrata, dismessa una quindicina di anni fa. Una maratona slow da percorrere a piedi o in bici per scoprire uno dei tratti di costa più belli dell’Adriatico.
È per tutta la famiglia. Già percorribile in alcuni tratti, sarà inaugurata ufficialmente nel corso dell’anno e rappresenta un modo alternativo per scoprire la fascia costiera di questa regione e i suoi splendidi tesori.
A partire proprio dai famosi trabocchi da cui prende il nome. “Grandi macchine pescatorie che biancheggiano simili allo scheletro colossale di un anfibio anti diluviano”: così D’Annunzio descriveva questi antichi pontili per la pesca.
Utilizzati da secoli dai pescatori locali, da sempre affascinano chi li osserva. Oggi, le macchine pescatorie sono la principale attrattiva di un paesaggio complesso e magico: lunghe spiagge dorate incastonate tra calette di ciottoli, rocce a strapiombo sul mare blu, colline illuminate dal sole, paesi arroccati come presepi, abbazie, fortezze e una natura forte e spettacolare.
Le star di questi luoghi speciali sono proprio loro, i Trabocchi, diventati negli anni veri e propri monumenti alla cultura marinara, straordinarie testimonianze dell’indissolubile legame tra uomo e mare.
Oggi sono ristoranti caratteristici con pochi tavoli e una cucina di pesce genuina, luoghi ideali per una pausa lungo un itinerario costiero ricco di tesori, che non esclude deviazioni verso l’interno, passando in pochi chilometri dal mare blu alle distese di vigneti da cui nascono i migliori vini della regione.
Cosa fare e vedere lungo la Via verde della Costa dei trabocchi
Si parte da Ortona, inizio della Via verde. Questo antico borgo merita di essere visitato prima di incamminarsi o montare in bici.
Ci si ferma davanti alla cattedrale di San Tommaso per ammirare i bei portali del XIII secolo, poi si percorre la Passeggiata orientale che percorre l’orlo del promontorio, con le possenti strutture del Castello Aragonese.
Qui si soggiorna al relais Torre della Loggia, una dimora storica, ricca di fascino, nel cuore del paese, con terrazze, corti, giardini pensili e splendida vista sulla costa.
Chi, invece, preferisce le atmosfere rilassanti della campagna può spostarsi di qualche chilometro nell’entroterra, precisamente a Crecchio, dove sorge Borgo Baccile, wine resort della Cantina Fantini, per dormire in mezzo alle vigne, nelle stanze ricavate dalle antiche abitazioni rurali.
O ad Arielli, borgo conosciuto per gli antichi mulini disseminati lungo il corso del fiume omonimo, collegati fra loro da un sentiero da percorrere a piedi o in bici.
La mattina si ritorna di nuovo verso il mare seguendo il Cammino dei vignandanti, uno dei primi enotrekking d’Italia, che conduce a Ortona dopo aver attraversato le meravigliose distese di vigneti di Montepulciano, Trebbiano e Passerina.
È uno degli itinerari proposti dal Movimento Turismo del Vino d’Abruzzo per far conoscere ad appassionati e amanti della natura, sia i vini qui prodotti che il territorio in cui nascono.
Cosa vedere sulla Costa dei trabocchi: da Ortona a San Vito Chietino
Da Ortona, basta percorrere pochi chilometri sulla strada verde abruzzese per arrivare a San Vito Chietino, noto come il paese delle ginestre. Lungo il tragitto si incontrano gli spettacolari trabocchi di Punta Mucchiola, San Giacomo e Punta Tufano.
Il borgo è appollaiato su uno sperone roccioso a picco sul mare offre una splendida vista sul Gargano e le Isole Tremiti.
Lungo la marina di San Vito fa bella mostra di sé il trabocco del Turchino, uno dei più caratteristici dell’intera costa, che pare abbia ispirato D’Annunzio nella descrizione delle sue macchine pescatorie.
Proseguendo sempre sulla Via verde della Costa dei trabocchi si raggiunge il tratto più scenografico e incontaminato del litorale abruzzese, Rocca San Giovanni, con ampie spiagge sabbiose che si alternano a scogliere a picco sul mare.
Questo tratto è punteggiato dai trabocchi di Punta Isolata, Spezzacatena e Punta Cavalluccio.
Altra tappa imperdibile è Fossacesia, con il Golfo di Venere, la bella spiaggia della Fuggitella, perfetta per un bagno, e la collina su cui sorge l’antica abbazia di San Giovanni in Venere, che offre una piacevole occasione per un’altra piccola deviazione verso l’interno.
Si raggiunge, infatti, attraverso il sentiero degli Abati, una salita facile di una ventina di minuti che parte dal Fosso di San Giovanni e serpeggia nella rigogliosa vegetazione per poi sbucare sul piazzale del complesso monastico.
L’altro bellissimo borgo che si incontra lungo la Via verde della costa dei trabocchi è Torino di Sangro, con il bel centro storico con la settecentesca chiesa di San Salvatore e il palazzo dei Priori.
Ma il paesino merita una visita soprattutto per la riserva regionale della Lecceta Litoranea, uno dei pochissimi fazzoletti di bosco naturale rimasti lungo la costa dell’Adriatico, dove vive e nidifica la bellissima testuggine terrestre.
I tesori naturali della costa abruzzese
Sono tante le bellezze della costa abruzzese, molte delle quali visibili proprio grazie alla Via verde dei trabocchi. Lasciata alle spalle la Lecceta, si scopre un altro tesoro naturale di questo tratto di costa: la riserva di Punta Ardeci, che da Lido di Casalbordino arriva fino a Vasto.
Cinque chilometri di costa sulla quale si alternano romantiche calette, spiagge minuscole, dune e scogliere bagnate dal mare color smeraldo. Un paesaggio variegato e ricco in cui gli amanti della natura e i viaggiatori attenti possono ammirare fenicotteri, fratini, aironi e cormorani.
A pochi minuti dalla costa, poi, si scoprono i resti della basilica di Santo Stefano in Rivo Maris e le fortificazioni di un monastero medievale che difendevano la piccola comunità religiosa dagli attacchi dei pirati.
La passeggiata lungo la panoramica Greenway della costa dei trabocchi porta, infine, a Vasto, detta anche l’”Atene degli Abruzzi” per via della sua bellezza.
Il centro storico è uno scrigno di tesori. C’è tanto da vedere: dalla chiesa di Santa Maria Maggiore al palazzo D’Avalos, sede del museo archeologico e della pinacoteca, al Castello Caldoresco, incredibile mix di stili architettonici, dal seicentesco palazzo della Penna al parco archeologico delle Terme Romane, con i mosaici che raffigurano divinità marine, pesci di tutti i tipi e creature mitologiche.
L’itinerario sulla via verde dei trabocchi si conclude con una passeggiata sulla loggia Amblingh, allungata verso il mare: la terrazza sorge sul fianco delle antiche mura, partendo dai giardini di palazzo D’Avalos fino ai piedi della Villa comunale, affacciata sulle campagne e sugli orti che digradano verso l’Adriatico.
Per trascorrere una notte cullati dal suono delle onde c’è la Residenza Amblingh, elegante dimora del XIII secolo convertita in boutique hotel.
Foto di copertina: Fabio Grandis
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