Sciare in Val Senales, alle pendici del ghiacciaio, è un’esperienza imperdibile per i patiti della neve. Qui, ogni sport invernale è garantito. Ma lo sono anche il divertimento e il relax, nel tranquillo e assolato comprensorio sciistico della valle, nel cuore delle Alpi altoatesine, a poca distanza da Merano.
Sciare in Val Senales: sport e divertimento in Trentino Alto-Adige
La Val Senales è un piccolo paradiso per tutti gli sport invernali, a partire dallo sci alpino, con la neve assicurata fino a maggio. In soli sei minuti di funivia si raggiunge la vetta del ghiacciaio dell’Hochjochferner (Giogo Alto), da cui si snodano 8 bianchissimi chilometri di piste in discesa fino a valle. Ce ne sono di ampie e facili, adatte ai principianti, comodamente raggiungibili anche dalla stazione a valle con la seggiovia.
Del comune di Senales fanno parte le località di Monte Santa Caterina, Madonna di Senales, Vernago al Lago, Maso Corto e la Val di Fosse nel Parco Naturale Gruppo di Tessa.
La località Madonna di Senales è famosa per il suo santuario e l’ArcheoParc, un museo che ricostruisce la vita degli antichi abitanti della valle, tra i quali Ötzi, l’uomo mummificato ritrovato in un ghiacciaio della zona.
Sci di fondo, snowboard e ciaspole
Gli amanti della tranquillità e del relax, invece, possono immergersi nel silenzio della natura che circonda le piste, passeggiando tra i boschi innevati o partecipando alle escursioni con le ciaspole.
E a fine giornata, dopo tanta neve e attività all’aria aperta, si torna a valle per concedersi un po’ di mondanità: durante il giro di shopping, acquistate un paio di Ipotsch, le tradizionali pantofole di feltro, fatte con la lana delle pecore della Val Senales.
Da non perdere in Val Senales
Tra le più spettacolari e indimenticabili escursioni con le ciaspole (ma occorre avere un equipaggiamento adeguato e un buon allenamento), spicca quella alla Grotta di ghiaccio, sul ghiacciaio della Val Senales, che parte dall’Hotel Grawand.
Da Vernago, il paesino presso l’omonimo lago artificiale, potete raggiungere il luogo di ritrovamento di Oetzi, la mummia del Similaun.
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