Il castello di Ladyhawke? Esiste e si trova in Abruzzo, a Calascio, un borgo medievale che ha stregato registi e star del cinema.
Rocca Calascio, panorami spettacolari divenuti visioni da film
Fu ambientato in diverse location sparse per l’Italia, tra cui Rocca Calascio, una delle fortificazioni più alte d’Europa. Il castello in pietra bianca, che nel film era il rifugio del monaco Imperius, interpretato dall’attore Leo Mckern, si torva all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in posizione dominante tra la valle del Tirino e l’altopiano di Navelli.
Rocca Calascio sorge su un crinale a 1.460 metri di altezza, dove si apre un panorama che spazia dalle cime del maestoso Gran Sasso alla Majella fino ai monti Sirente e Velino.
Per raggiungere il castello si percorre un sentiero (innevato per gran parte dell’inverno) che passa tra le antiche mura e le case diroccate del borgo di Rocca Calascio ai piedi della fortezza, abbandonato dopo il terremoto del 1703.
Il castello di Rocca Calascio risale all’anno Mille, ha una pianta quadrata ed è composto da un maschio centrale, una cerchia di mura merlate e quattro torrioni circolari agli angoli.
Restaurato tra il 1986 e il 1989 a seguito della grande popolarità ottenuta grazie al successo del film Ladyhawke, fu scelto negli anni successivi come set da altri registi, impressionati dal contesto ambientale di grande valore paesaggistico in cui è inserito.
Nella fortezza di Rocca Calascio sono stati girati Il nome della rosa con Sean Connery, lungometraggi italiani come L’orizzonte degli eventi e Il viaggio della sposa e la fiction Padre Pio, oltre ad alcune scene di The American con George Clooney.
Il castello, visitabile gratuitamente, è oggi gestito dall’associazione Nuova Acropoli che si occupa dei lavori di manutenzione ordinari e nei mesi estivi effettuano un servizio gratuito di visite guidate alla torre di Rocca Calascio.
Grazie a loro il maniero ha anche recuperato la sua primordiale funzione di vedetta: a differenza però dei Carapelle, dei Piccolomini e dei Medici (le famiglie che nei secoli si sono succedute nella proprietà del castello), che lo utilizzavano per avvistare gli eserciti nemici, gli operatori di Nuova Acropoli lo usano come punto di osservazione del territorio al fine di scongiurare il pericolo di incendi boschivi.
Secondo altre fonti sarebbe stata costruita nel 1451 forse su disegni del Bramante.
Il piccolo tempio, dalla caratteristica forma ottagonale, sorge su una piccola altura a strapiombo e custodisce una scultura di San Michele armato e un dipinto raffigurante la Vergine miracolosa, venerato dai fedeli. Anche qui il panorama e il contesto ambientale in cui la chiesa è inserita, sono spettacolari.
Cosa fare e come arrivare a Rocca Calascio (L’Aquila)
Lungo la strada che porta al castello si incontra prima il centro storico di Calascio con i vicoli scoscesi e lastricati, dove si ammira la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, eretta nel 1594, ricca di opere d’arte tra cui l’imponente altare di legno centrale e una pregevole tela del Cavalier d’Arpino, maestro del Caravaggio.
Salendo ancora si arriva nel borgo antico di Rocca Calascio dove alcuni alloggi in pietra, abbandonati all’epoca del terremoto, sono stati recuperati e convertiti in albergo diffuso.
Cosa fare a Rocca Calascio
Sci di fondo, sci alpinismo, ciaspolate ed escursioni sulla neve sono alcune delle attività che si possono fare nei dintorni di Rocca Calascio.
A un’ora di distanza si aprono le piste da sci dell’altopiano di Campo Imperatore, dove si visitano anche l’osservatorio astronomico, la bellissima Chiesa della Madonna delle Nevi adorata da Giovanni Paolo II e il rifugio dove venne imprigionato Mussolini.
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Come arrivare a Rocca Calascio (L’Aquila) Abruzzo
Dalla A24 uscire a L’Aquila Est e proseguire per Sulmona. Superato Poggio Picenze, svoltare a sinistra per Barisciano, poi proseguire per Santo Stefano di Sessanio, uno dei Borghi più belli d’Italia, e infine per Calascio.
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