Il Museo Nazionale Romano, ha ben quattro sedi. Si estende dal Palazzo Massimo delle Terme e dalle Terme di Diocleziano, entrambi nei pressi della Stazione Termini, alla Crypta Balbi, nella zona di Piazza Venezia, alle sale di Palazzo Altemps, in una strada adiacente a Piazza Navona.
PALAZZO ALTEMPS
Nella cappella di Palazzo Altemps, nel 1883, Gabriele D’Annunzio sposò la duchessa Maria Hardouin di Gallese, erede dell’ultima famiglia proprietaria dell’edificio, prima che, nel 1887, passasse alla Santa Sede e, nel 1982, venisse acquistato dallo Stato.
La disposizione delle opere nelle sale del palazzo, rispecchia il gusto antiquario della fine del Cinquecento e dell’età barocca, quando le famiglie aristocratiche si sfidavano nella raccolta dei capolavori di epoca greca e romana.
Nelle stanze infatti, sono custodite le preziose collezioni di scultura antica appartenute alla nobiltà romana, divenute in seguito proprietà dello Stato. Vi si ammirano opere della collezione Ludovisi Boncompagni, della Altemps, della collezione Mattei, Brancaccio, del Drago e la Raccolta Egizia.
PALAZZO MASSIMO DELLE TERME
I quattro piani di Palazzo Massimo alle Terme, custodiscono una delle più importanti collezioni di arte classica del mondo, con centinaia di affreschi, mosaici, sculture e capolavori di oreficeria.
Da vedere, la copia in marmo del II secolo d.C., del Discobolo di Mirone, un bronzo greco del 455 a.C. andato perduto, e l’Afrodite accovacciata, ritrovata nella Villa Adriana di Tivoli. Straordinario, anche il Sarcofago di Portonaccio, la tomba di un generale romano dei tempi di Marco Aurelio, riccamente decorata e databile al 180 d.C.
CRYPTA BALBI
Nella Crypta Balbi, un isolato del centro storico, si comprende l’intero processo di trasformazione della città, dai tempi della Roma antica fino al X secolo, in pieno Medioevo. La visita alla monumentale esedra, dalla quale si poteva accedere al teatro Balbi, fatto costruire da Lucio Cornelio Balbo nel 13 a.C., è una delle più suggestive per gli appassionati delle antichità, che qui troveranno migliaia di oggetti, tra ceramiche, frammenti di monete, vetro e sigilli in piombo. Ma anche centinaia di oggetti in metallo, osso, avorio, pietre preziose e strumenti da lavoro, di un’officina che produceva oggetti ornamentali e di lusso per l’abbigliamento.
TERME DI DIOCLEZIANO
Nelle splendide sale delle Terme di Diocleziano, sono custoditi sarcofagi, tombe e vasche in marmo e granito. Si tratta del più grandioso impianto termale esistente a Roma. Costruite tra il 298 e il 306 a.C., si estendevano per oltre 13 ettari e potevano contenere fino a 3000 persone, tra palestre, biblioteche, una piscina di 3500 metri quadrati e gli ambienti principali dell’impianto: il frigidarium, il tepidarium e il calidarium. Successivamente, le sale furono trasformate da Michelangelo, per realizzare la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri Cristiani. Negli ambienti in cui sorgevano le terme, l’artista creò il Convento dei Certosini. Sia le Terme che la Certosa, sono oggetto di restauro e finora è stata riaperta una parte del complesso e due sezioni espositive del museo, quella della Protostoria dei Popoli Latini e quella Epigrafica.
Oltre al percorso museale quindi, alle Terme di Diocleziano si visita la monumentale Aula X, dove si ammirano la grande tomba dei Platorini e due tombe a camera con affreschi e stucchi, provenienti dalla Necropoli della via Portuense.
Poi si fa una rilassante passeggiata nel grande chiostro Michelangiolesco della Certosa, un’oasi di pace e quiete a pochi passi dalla stazione Termini. Vi si ammirano più di quattrocento opere, tra sarcofagi, statue, rilievi e altari, provenienti dal territorio romano.
Info utili:
Palazzo Massimo alle Terme si trova in largo di Villa Peretti 1;
Palazzo Altemps, in via Sant’Apollinare 46;
la Crypta Balbi, in via delle Botteghe Oscure 31;
le Terme di Diocleziano, in via Enrico de Nicola 79.
Biglietto: 7 €, valido tre giorni per tutte le quattro sedi del museo (ridotto 3,50 €; gratis over 65 e under 18).
Orario: dalle 09:00 alle 19:45. Chiuso il lunedì.
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