La meravigliosa Costa Viola, il litorale calabrese tra Palmi e Scilla, offre un paesaggio spettacolare fatto di calette nascoste, grotte e mare cristallino, su cui domina una natura incredibile con piante e arbusti della macchia mediterranea che si spingono fino all’acqua.
Ci sono due modi per vivere questi panorami unici: da terra, attraverso il famoso Sentiero del Tracciolino e dal mare con un’escursione in barca che, con un po’ di fortuna, ci farà vivere l’esperienza di avvistare le splendide creature marine che popolano questo tratto di costa.
Escursioni Costa Viola in barca, tra baie e grotte segrete
In questo tratto di mare, infatti, è raro, ma non impossibile avvistare cetacei, delfini, mante e, soprattutto, da maggio fino ai primi di agosto (il periodo dell’accoppiamento) capita di vedere pesci spada che saltano improvvisamente fuori dall’acqua.
Si parte la mattina presto dal porticciolo di Taureana di Palmi per un’escursione che può durare anche tutta la giornata, navigando verso sud e costeggiando la spiaggia del rione Tonnara di Palmi, dove un tempo si praticava la pesca al tonno.
Si passa davanti allo Scoglio dell’Ulivo, che deve il suo nome alla presenza di un grande olivastro cresciuto in cima e abbattuto dalla mareggiata del 1° gennaio 1980. Cinque anni fa l’associazione culturale Aura Loci ha voluto restituire all’ambiente il suo simbolo ripiantando un ulivo al suo posto.
Superata la spiaggia di Trachina, si arriva a quella della Pietrosa, la preferita di Leonida Repaci, uno dei più importanti saggisti del Novecento italiano. Qui, lo scrittore cercava ispirazione per le sue opere, passando intere giornate a contemplare il paesaggio da una piccola terrazza ricavata tra le rocce a strapiombo sul mare.
Il primo bagno della giornata si fa di fronte alla caletta rocciosa di Rovaglioso, che i sub conoscono per l’immersione di Punta Prita, adatta a tutti. I più esperti che scendono in profondità, nuotano tra colonie di Antipathes subpinnata, il raro corallo nero.
La baia di Rovaglioso (o Porto Oreste), incastonata in una cornice di fichi d’india e zagare, è legata al mito di Oreste (figlio del re miceneo Agamennone), che pare abbia riacquistato il senno dopo essersi immerso sette volte in queste splendide acque.
Le meraviglie della Costa Viola raggiungibili solo in barca
Si prosegue verso l’insenatura naturale di Marinella di Palmi. Poco prima, in località Motta, gli appassionati di immersioni possono esplorare i fondali ricchi di gorgonie rosse.
Da qui a Bagnara Calabra la costa a strapiombo sul mare ricorda quella delle Cinque Terre, grazie ai terrazzamenti che fino agli anni Sessanta erano coltivati a Zibibbo. Oggi, quasi completamente abbandonati, sono popolati dalle capre selvatiche che facilmente si avvistano durante un’escursione in barca della Costa Viola.
Superata Marinella di Palmi, le barche che misurano meno di 5 metri possono infilarsi nella Grotta Perciata (bucata), dove si ammirano i meravigliosi giochi di luce creati dal sole che illumina l’acqua trasparente.
Dopo un altro miglio di navigazione si entra nella baia di Pietra Galera, annunciata da alcuni scogli in mezzo al mare dove, si dice, venivano isolati i prigionieri catturati durante le incursioni saracene. A 4-5 metri di profondità ci sono alcune grotte dove penetra la luce solare, adatte alle immersioni per sub alle prime armi.
L’escursione in barca della Costa Viola prosegue alla spiaggetta di Sorrentino, dominata dai resti di una chiesetta che sembra sia stato l’eremo di Sant’Elia.
Dopo la Spiaggia del Leone, si avvista la Grotta delle Rondini, oggi abitata dai pipistrelli.
Segue uno dei luoghi più belli dell’intera Costa Viola, la splendida Cala Janculla, raggiungibile solo via mare, considerata da Goletta Verde, una delle dieci spiagge più belle d’Italia.
L’incanto di questa spiaggia è il colore bianco della sabbia che crea uno splendido contrasto con l’azzurro dell’acqua e il verde intenso della vegetazione che la circonda.
Dopo circa dieci minuti di navigazione si arriva a Bagnara Calabra, con il porto gremito di pescherecci e feluche, le tipiche imbarcazioni usate per la pesca del pesce spada.
La lunga spiaggia del borgo è dominata dalla cinquecentesca Torre Ruggero ed è cinta da una cornice di vigneti di Zibibbo e agrumeti di limone sfusato.
L’escursione della Costa viola in barca si conclude a Scilla, nel pittoresco borgo di pescatori di Chianalea.
Costa Viola in barca: noleggio imbarcazioni e uscite di pesca
Escursioni in barca Costa Viola: presso la Società Charteline, nel porto della Tonnara a Palmi (Reggio Calabria), si possono noleggiare imbarcazioni da 5 a 20 metri con o senza skipper ed equipaggio.
Effettua anche collegamenti con le spiaggette più isolate della Costa Viola, raggiungibili solo in barca (prezzi: minimo 15 persone andata e ritorno 15 €) e taxiboat per le Isole Eolie in gommone o yacht.
Sulle barche con i pescatori
Gli appassionati di pescaturismo possono uscire in barca per recuperare le reti calate dai pescatori la sera precedente.
A bordo dello Sparviero di Domenico Benfatto (Palmi, via Traviano), si esce la mattina presto e s rientra dopo 3/4 ore (senza pranzo a bordo). Prezzi: 50 € a persona. Oppure è possibile fare escursione in barca di 3 ore lungo il tratto di Costa Viola da Palmi a Bagnara con soste per il bagno in mare. Prezzi: 20 € a persona.
Se invece siete amanti della pesca d’altura, potete uscire per una battuta di pesca al pesce spada sul Pariarca II di Fortunato Polistena (Via Grotte 66, 89058, Scilla). Organizza uscite di una giornata (dalle 7 alle 18), da maggio a giugno lungo la costa calabrese e a luglio e agosto lungo la costa siciliana, intorno a Capo Peloro.
Prezzi: 25 € a persona, senza pranzo a bordo; colazione al sacco.
COSTA VIOLA QUANDO ANDARE: da giugno a settembre. VIAGGIO ADATTO A: sub e amanti della natura. DURATA: una settimana. CONSIGLIO: nuotare allo Scoglio dell’Ulivo e alla caletta di Rovaglioso.
Link utili: hotel Costa Viola, treni Calabria
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