A dare inizio alla ricchissima collezione custodita nelle sontuose sale della Galleria Borghese di Roma fu il cardinale Scipione Borghese, nipote di Paolo V.
Anche se nel 1807 Camillo Borghese vendette a Napoleone 514 pezzi archeologici, tra colonne, busti, bassorilievi e statue di epoca romana, oggi tutti conservati al Louvre, è difficile trovare un altro museo in cui si concentrino tanti capolavori.
I CAPOLAVORI DELLA GALLERIA BORGHESE
Nel 1607, il papa gli fece assegnare 107 dipinti confiscati ad un pittore di successo, il Cavalier d’Arpino, accusato del ferimento di un artista, il Pomarancio.
Tra i dipinti ricevuti, c’erano anche due capolavori di Caravaggio, il Ragazzo con il canestro di frutta e il Bacchino malato, che nelle sale del Casino Borghese, si andarono ad aggiungere ad altre sue opere famose, la Madonna dei Palafranieri, che aveva dipinto per la basilica di San Pietro, lo straordinario Davide con la testa di Golia, il San Girolamo e il San Giovanni Battista.
A fargli compagnia, straordinari quadri di Antonello da Messina, Dosso Dossi, Lucas Carnach e Sandro Botticelli, oltre a quattro straordinari capolavori in marmo scolpiti con maestria da un giovanissimo Gian Lorenzo Bernini, tra il 1620 e il 1625.
Galleria Borghese si trova in piazzale Scipione Borghese 5. È visitabile tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 09:00 alle 19:00. Biglietto singolo: 18 €+2 € di prenotazione obbligatoria (ridotto 11,50 €+2€ di prenotazione obbligatoria).
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