Ogni due anni, il borgo medievale di Dozza, adagiato sulle colline dell’Appennino tosco-romagnolo, si trasforma in un laboratorio a cielo aperto per decine di artisti, che usano le facciate delle case come tele per le proprie opere.
La Biennale di Dozza, il borgo dei murales
I bozzetti dei murales sono custoditi nelle splendide sale della Rocca Sforzesca e costituiscono un’interessante galleria di arte contemporanea. Oltre che per osservare gli artisti all’opera, vale la pena trascorrere un weekend a Dozza per gli ottimi salumi e il vino buono. In più, ci sono molte botteghe dove acquistare oggetti artigianali e gallerie d’arte che meritano una visita.
Cosa fare
L’Albana, primo vino bianco italiano a ottenere la Docg (Denominazione di origine protetta e garantita) nasce su queste colline. Una buona selezione si trova all’Enoteca regionale dell’Emilia Romagna, all’interno della Rocca Sforzesca. L’ingresso è gratuito.
La Galleria d’Arte Atrebates, in via della Pace 13, ha due sale, una dedicata alle esposizioni temporanee e una all’artigianato artistico, con ceramiche raku e oggetti in ferro battuto, vetro e legno.
Come raggiungere Dozza
Il borgo di Dozza si trova a circa 40 km da Bologna. Si raggiunge con la A1, uscendo a Castel San Pietro Terme (se si proviene da nord) o a Imola (se si viene da sud). Quindi si prosegue lungo la via Emilia fino al bivio per Dozza.
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