Non sembra essere cambiato molto dall’Ottocento a oggi. Sorrento continua ad attirare turisti da ogni parte del mondo. Affacciata sul Golfo di Napoli, in splendida posizione panoramica, la città dell’intarsio, è stata una delle tappe del Grand Tour, e ancora oggi, conserva la sua fortissima vocazione turistica.
La posizione della città, su una terrazza rocciosa che si affaccia a strapiombo sul mare, è spettacolare. Alle sue spalle, le pendici coltivate e terrazzate dei monti Lattari. Splendida cornice per un quadro straordinario!
Cosa fare e vedere a Sorrento, la perla del Golfo di Napoli
Passeggiando per le strade della città, tra gruppi di visitatori stranieri e coloratissimi negozi di souvenir, si riesce ancora a capire cosa ispirò quadri, diari di viaggio e canzoni di poeti, imperatori e regine che l’hanno visitata. Già dal 1800, infatti, il turismo e l’artigianato dell’intarsio e dei ricami, divennero le principali attività della sua economia, facendone la meta privilegiata di molti personaggi illustri, quali Lord Byron, Walter Scott e Charles Dickens, oltre a musicisti e pittori famosi.
Ciò che affascina di più di Sorrento, oltre alla mitezza del clima e alla bellezza del paesaggio, è sicuramente la posizione, in cima ad un’altissima scogliera a strapiombo sul mare.
Poi i vicoli, le terrazze pergolate, i fiori ovunque e quell’atmosfera di tranquillità che l’avvolge.
È la città che ha dato i natali a Torquato Tasso, che qui nacque nel 1544. Al poeta è intitolata la piazza più animata del centro, sulla quale si affaccia l’antico albergo Vittoria, notevole esempio di stile liberty.
Questa piazza testimonia ancora oggi l’antica arte della tarsia del legno, nei negozi come nei monumenti.
Partendo proprio da piazza Tasso, attraverso via Cesareo e successivamente via Fuoro, si giunge al nucleo originario di Sorrento, dove i manufatti intarsiati, i sandali, le ceramiche e il limoncello, fanno pensare ad un coloratissimo bazar orientale.
Lo scorcio più bello si apre sulla piazzetta del Sedile Dominova, ultima testimonianza dei sedili nobiliari, costruito nel XIV secolo.
La costruzione a pianta quadrata, con copertura a cupola maiolicata, è una loggia ad arcate, con due lati aperti e due chiusi, ornata da affreschi prospettici. Oggi è sede di un circolo ricreativo, dove gli anziani si ritrovano per giocare a carte nella tipica atmosfera da paese.
A poca distanza, svetta il campanile del Duomo risalente al ‘400. I portali d’ingresso sono un esempio dell’evoluzione dell’intarsio. Realizzati di fratelli Giuseppe e Franco Rocco, raffigurano dodici storie tratte da documenti antichi.
Siamo già in corso Italia, ai margini della città storica. È la via dello shopping e del “passeggio”, sempre affollatissima. Più tranquilla, invece, è via San Nicola, la vecchia strada degli artigiani, che conserva ancora il suo fascino originario.
Qui si susseguono le botteghe dove vengono realizzati gli oggetti intarsiati che verranno poi venduti nei negozi della parallela via San Cesareo. Sempre qui, si trova il Museo-Bottega della Tarsia Lignea. Voluto e finanziato dall’architetto Alessandro Fiorentino, custodisce pezzi di artigianato artistico che raccontano la storia dell’intarsio, dagli splendori iniziali fino agli anni Quaranta.
Bellissimi pezzi antichi si ammirano anche nella chiesa di Sant’Antonio, con il pulpito intarsiato.
Museo Correale di Terranova
Testimonianze del passato di Sorrento sono custodite al Museo Correale di Terranova (via Correale 50), la settecentesca dimora patrizia dei Correale, qui presenti fin dal ‘400. Vi si ammira una vasta raccolta di antichità e oggetti d’arte. Di notevole importanza, la sezione archeologica, quella medievale e la collezione di mobili, porcellane e dipinti della scuola di Sorrento.
Meritano una visita, anche la bella chiesa di Sant’Antonio, completamente rifatta in età barocca, e la settecentesca chiesa di San Francesco.
I panorami più belli
A questo punto, non resta che dirigersi verso il mare. Passeggiando tra le coloratissime stradine di Sorrento, si arriva alla Villa comunale (in fondo a via San Francesco), che dai giardini a terrazza, offre incantevoli panorami sul Golfo di Napoli.
Oppure, si prende la scala che tra vecchie case, hotel d’altri tempi e rigogliosi giardini, conduce a Marina Grande.
Un tempo tranquillo villaggio di pescatori, oggi, con i caratteristici ristorantini allungati sul molo, è uno dei luoghi preferiti dai turisti che vogliono godersi il fascino dell’antica Sorrento. La sua spiaggia, è una tradizionale meta di passeggiate.
Un insieme affascinante, che già attirò i Greci, probabili fondatori del primo nucleo abitato, e i Romani.
Infine, tappa obbligata per chi visita Sorrento, è l’escursione a punta del Capo, dove si ammirano i ruderi della villa di Pollio Felice, l’edificio meglio conservato tra le ville romane dei dintorni.
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