La cupola della basilica di San Gaudenzio è il simbolo di Novara. Il capolavoro di Alessandro Antonelli (1798-1888), il geniale architetto famoso per la Mole di Torino, è visibile da ogni punto della città, sulla quale svetta imponente. Con i suoi 121 metri di altezza, che ne fanno l’edificio in mattoni più alto del mondo, sembra davvero voler toccare il cielo.
La cupola di San Gaudenzio, capolavoro dell’Antonelli a Novara
Finalmente, dopo un lungo restauro, il Comune ha riaperto alle visite questo gioiello di mattoni. Si sale fino al campanile in ascensore e poi, tramite una passerella panoramica, che offre una vista spettacolare sulla città, si accede alla monumentale Cupola e alla sala del Compasso, a 25 metri di altezza, dov’è custodito il gigantesco strumento usato dall’architetto.
Anche se in quegli anni si stava affermando l’uso del ferro, Antonelli scelse di costruire la sua cupola utilizzando solo i mattoni di provenienza locale, dando vita ad una delle strutture murarie più ardite mai concepite.
Al termine dei lavori, sulla cupola fu posta una statua in bronzo ricoperta di lamine d’oro del Cristo Salvatore.
La genialità di Antonelli, sta nel fatto di aver progettato l’imponente edificio scomponendolo in tanti cerchi concentrici che diventano più piccoli man mano che si sale verso la sommità. In questo modo il peso della struttura scarica gradualmente sull’edificio portante. La particolarità di questo metodo fa si, che in caso di cedimento, la cupola crollerebbe su se stessa e non sugli edifici circostanti.
Il peso complessivo della costruzione infatti supera le 5.500 tonnellate e la chiesa sottostante, costruita 200 anni prima, non era stata predisposta per sopportarlo. Dal 1881, l’Antonelli si dedicò al consolidamento dei piloni della basilica e all’ampliamento delle fondazioni. Il progetto si rivelò valido, e dopo più di 125 anni, la sua opera è ancora al suo posto. Il timore del crollo però, è una sensazione familiare per i novaresi, che oggi sono ben felici di poter ammirare nuovamente questo splendido capolavoro.
Info utili:
visite gratuite su prenotazione, divise in turni di 30 minuti. Giovedì, venerdì e sabato alle 10:00, 10:50 e 11:40; sabato e domenica alle ore 14:00, 14:50 e 15:40.
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