Separata dal continente dal canale di Piombino, un braccio di mare largo circa 12 chilometri, l’isola d’Elba è la più grande delle isole che formano l’Arcipelago toscano. Vanta una grande varietà di paesaggi: dalle spiagge alle colline di roccia vulcanica, dalla pianura alla montagna (la più alta è il Monte Capanne, che supera i mille metri).
La costa poi, è un susseguirsi di pareti rocciose a strapiombo, tratti scoscesi e calette idilliache. Boschi di castagni e lecci si alternano alla macchia mediterranea e a zone in cui domina la vegetazione tropicale con fichi d’india e agavi. Un unicum spettacolare che fa di quest’isola una miniera di sorprese. E non solo in senso metaforico!
Viaggio all’Isola d’Elba: bellezza che attira
Prima del turismo infatti, la fortuna dell’Elba l’hanno fatta i giacimenti di ferro (alcuni oggi sono aperti ai visitatori, e in quello di Capolivieri si può percorrere l’unica galleria sotterranea ancora agibile).
In tempi remoti, l’abbondanza di magnetite ha dato vita a diverse leggende, che attribuivano alla presenza di questo minerale i naufragi di molte navi. La magnetite, infatti, avrebbe attratto le parti metalliche delle imbarcazioni facendole finire sugli scogli di Punta Calamita. Che sia vero o meno, resta il fatto che nella zona, l’ago della bussola viene fortemente perturbato.
Da sempre crocevia di popoli e culture, sull’isola d’Elba si insediarono Greci, Etruschi, Romani e Longobardi. Vi fecero le loro incursioni i corsari ellenici, Normanni e Saraceni. A lungo contesa tra le Repubbliche marinare di Pisa e Genova, alla fine dell’800 fu occupata dagli inglesi e poco dopo, insieme a Pianosa e Palmaiola, fu assegnata a Napoleone che ne fece un regno indipendente. Insomma, un passato ricco di storia che ha lasciato molte tracce sull’isola, che oggi rappresentano altrettante occasioni per i turisti di ripercorrerlo.
A Portoferraio, ad esempio, si può visitare la Palazzina dei Mulini, l’antica residenza dell’imperatore francese, dove sono stati ricostruiti gli ambienti originali con mobili d’epoca (gli arredi autentici sono andati dispersi). Qui è conservato il bozzetto di quello che è probabilmente il ritratto più famoso di Napoleone: il dipinto di Jacques-Louis David, raffigurante l’allora primo console, al passo di San Bernardo, in sella ad un cavallo bianco che impenna.
Intorno a Portoferraio, da sempre approdo naturale dell’isola, la cittadina si è sviluppata e ingrandita e, oggi, rappresenta un po’ la “capitale” dell’Elba. Attira i turisti soprattutto per le sue vicende storiche, che per buona parte ruotano intorno alla figura di Napoleone, la cui memoria è talmente viva, che ogni anno, il 5 maggio, giorno della sua morte, viene ricordato con una messa di suffragio nella cinquecentesca chiesa della Misericordia dove, tra l’altro, è conservata una maschera funeraria in bronzo dell’imperatore.
Da Portoferraio a Rio Marina, spiagge e paesaggi spettacolari
Poco a sud di Portoferraio, la provinciale si divide in due strade, la prima porta a Procchio, Marciana e Marina di Campo; la seconda a Capolivieri, Porto Azzurro, Rio nell’Elba, Rio Marina e Cavo.
Da queste due arterie principali, partono le stradine che conducono alle località minori e spesso più suggestive, come il golfo della Biodola o il promontorio di Enfola e Viticcio con le case arroccate sulla costa.
Un bellissimo borgo, un tempo paese di pescatori, è Marciana Marina. Adagiata lungo un arco di sabbia, è dominata dal Monte Capanne, ed è la base naturale di partenza di bellissime escursioni in quota, lungo sentieri su cui, se si è fortunati, si avvistano perfino i mufloni.
Sul Monte Capanne si può salire a piedi o con la cabinovia che raggiunge la cima, godendo in entrambi i casi di un panorama mozzafiato.
Dopo Marciana si arriva a Marina di Campo, frequentata stazione balneare, con il porto gremito di imbarcazioni. La spiaggia, orlata di pini marittimi, è dominata da un promontorio sul quale si erge una torre costruita probabilmente dai Pisani. Da qui, in genere, si parte per visitare l’isola di Montecristo e quella di Pianosa.
Da Marciana, vale la pena fare una deviazione verso le frazioni montane di San Piero e Sant’Ilario in Campo, dove si ammirano le mura, una fortezza e la chiesa romanica di San Nicolò con affreschi di scuola catalana del XIV e XV secolo. Da qui si può procedere verso Capolivieri, arrivando al golfo di Lacona, separato dal golfo Stella da un lungo promontorio. In queste due insenature si trovano spiagge bellissime.
Si prosegue fino a Porto Azzurro, che per lungo tempo ha legato il suo nome alla presenza di un penitenziario. In realtà la cittadina è una delle più graziose dell’isola.
Durante la stagione estiva, il porto si anima di vita. Tra localini e ristoranti tipici attraccano i traghetti carichi di turisti. E da qui partono i collegamenti per Capo Focardo, Naregno e Punta delle Cannelle.
A circa un chilometro da Porto Azzurro, sulla provinciale per Rio Marina, merita una visita la Piccola Miniera, una ricostruzione fedele (seppure di ridotte dimensioni) di un vero giacimento minerario. A bordo di un trenino si segue un percorso sotterraneo lungo circa 250 metri. Durante il viaggio, che dura più o meno un quarto d’ora, si osservano da vicino diversi tipi di minerali e si seguono le varie fasi dell’attività estrattiva.
Prima di giungere a Rio Marina, si tocca Rio nell’Elba, uno dei paesini più antichi dell’isola, dove sono stati ritrovati rudimentali forni di epoca preromana usati per la fusione dei metalli. Dal paese partono interessanti escursioni per la vicina zona dei giacimenti.
Città a vocazione mineraria, era un tempo anche Rio Marina, che oggi è un po’ la “capitale della vela” dell’isola d’Elba.
Il paese si specchia nel mare insieme all’antica torre degli Appiani. Il centro storico ha conservato il suo aspetto medievale, con i vicoli stretti, le piazzette, le scalinate e le stradine lastricate. Tante le spiagge tra cui scegliere di passare la giornata. Tra queste, una delle più belle è la spiaggia di Forno La Vecchia. Vi si accede solo da mare e questo ne fa una tranquilla oasi di relax. Di ghiaia chiara e acqua trasparente, si trova lungo uno dei tratti più belli e selvaggi del litorale.
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