Ci sono voluti nove anni di lavori e un investimento di 14.400.000 euro perché tornasse a vivere e fosse riaperto al pubblico il nuovo Centro Pecci, il primo museo di arte contemporanea d’Italia, fondato a Prato dall’industriale Enrico Pecci, che lo ha intitolato al figlio Luigi, prematuramente scomparso.
Centro Pecci di Prato: il museo futuristico
Più che un centro espositivo sembra un’astronave atterrata nella periferia pratese alla ricerca di nuove forme d’arte.
Tante le opere esposte, una più eccentrica dell’altra. Non c’è limite alla creatività e alla fantasia degli artisti che espongono i propri lavori negli avveniristici spazi del centro, raddoppiati per fare spazio alle nuove aree espositive, al teatro-auditorium, alla biblioteca specializzata, al ristorante, e alla nuova, grandiosa ala progettata dall’architetto Maurice Nio.
Simile ad una navicella spaziale con una grande antenna, fino al 19 marzo ospiterà la mostra evento La fine del mondo, organizzata per l’inaugurazione. Un’esposizione dal titolo a dir poco evocativo che raccoglie oltre 50 installazioni di grande impatto visivo ed emozionale di altrettanti artisti internazionali.
Le mostre e gli eventi ospitati dal Centro Pecci, spaziano in ogni campo della cultura contemporanea, inclusi cinema, musica, moda, design e architettura, in particolare nelle ore serali, quando le esposizioni sono arricchite da concerti, performance, proiezioni, conferenze, laboratori e corsi per adulti.
Info utili Centro Pecci
Il Centro Pecci si trova in Viale della Repubblica 277 di Prato. È aperto al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 11.00 alle 23.00. La mostra in corso intitolata La fine del mondo, è visitabile fino al 19 marzo 2017. Ingresso: 10 €. Info allo +39 0574 5317.
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